Era gennaio 2015 quando venni colto da un attacco di panico in auto.

Da allora la paura è mia fedele compagna di vita.

Ne conosco il carattere, l’arroganza, la paura.

Eh si, perché, anche la paura ha paura!

Capisco quando sta per venirmi a trovare.

Quando decide di mettermi alla prova.

Quando, impaurita, batte in ritirata.

La paura, si sa, è un istinto naturale di sopravvivenza.

Ci protegge dai pericoli ai quali siamo quotidianamente sottoposti.

Non avere paura non è mai segno di forza, ma di incoscienza.

Ma anche la paura, come qualsiasi cosa, quando esagera può farci del male.

Ci fa del male quando ci viene a trovare ancorché non invitata.

Quando la sua protezione si trasforma in un amore malato.

Quando, come un compagno possessivo, crede di tutelarci privandoci della libertà.

Da oltre un anno oramai conviviamo con una nuova paura.

Temiamo di ammalarci, di soffrire, di morire.

Temiamo per la salute dei nostri figli, dei nostri genitori, dei nostri cari.

Ma cosa stiamo lasciando per strada?

Stiamo lasciando la possibilità di spostarci liberamente.

Stiamo lasciando la possibilità di socializzare liberamente con chicchessia.

Stiamo privando i nostri figli di vivere la loro infanzia con la leggerezza che dovrebbero avere.

Stiamo lasciando la libertà di crescere, invecchiare e morire secondo natura.

Stiamo rinunciando a vivere.

Temiamo, ci arrovelliamo, a volte  disperiamo…. giorno dopo giorno… ci consumiamo.

Il panico mi ha insegnato una grande cosa.

La paura vincerà fino a quando non comincerai a farle paura.

Sembra un gioco di parole, ma vi assicuro essere una grande verità.

La paura va attraversata, mai subita.

Solo così avremo la capacità di farcela amica e di riconoscere quando ci sta facendo del male.

E saremo più in armonia con noi stessi, non necessariamente più forti.

A questo punto vi starete chiedendo: e che c’azzecca tutto questo con il Project Management?

C’azzecca eccome!

Quando sei in preda alla paura tendi a tremare stando fermo o tutt’al più a scappare via.

Succede la stessa cosa nella gestione dei progetti e soprattutto nel visioning strategico.

La paura blocca la creatività, annichilisce, ti impedisce di guardare avanti con positività.

Se uno sponsor comincia a farsi condizionare dalla paura difficilmente sarà capace di cogliere le nuove opportunità, di enfatizzare i rischi positivi che il progetto presenta.

Allo stesso modo qualsiasi impresa o Amministrazione Pubblica che agisce governata dalla paura difficilmente creerà qualcosa di nuovo ed importante.

Questo fenomeno lo sto purtroppo osservando di giorno in giorno.

La pandemia ha ristretto il raggio d’azione e di visione.

La stragrande maggioranza dei soggetti è concentrata a “sopravvivere” al momento incapace di guardare “oltre”.

Eppure  lo sappiamo dalle crisi che ci hanno preceduto. Questa crisi rappresenta anche una grande opportunità di cambiamento.

Basterebbe cominciare ad essere un tantino più oggettivi ed equilibrati.

Basterebbe allontanarci metaforicamente un po’ dal qui e ora ed elevarci con uno sguardo più esteso.

Scopriremmo velocemente che dobbiamo saper guardare anche oltre.

Oltre la pandemia, oltre le divisioni, oltre gli allarmismi, oltre appunto la paura.

Se lo facessimo cominceremmo ad avere la giusta prospettiva che non significa essere superficiali o irresponsabili.

Significa al contrario sapere guardare al presente anche guardando al bicchiere mezzo pieno.

Significa comprendere che da questa crisi usciremo prima o poi ed a quel punto avremo davanti soltanto il futuro che in qualche modo ci siamo costruiti.

Significa per un’impresa o un’amministrazione pubblica capire che a quel punto chi ha soltanto “galleggiato” e subito la crisi sarà sicuramente più indietro degli altri e non potrà imprecare contro il destino cinico e baro.

Io penso viceversa che questo sia il tempo dell’agire, del coraggio, del mettersi alla prova.

Sia il tempo del mettersi in discussione per migliorarsi ed essere più preparati al futuro che ci attende.

Sia il tempo di “ricentrarci” e di intraprendere cammini che pensavamo impraticabili od obsoleti che oggi assumono viceversa  un valore del tutto nuovo.

Più ciascuno di noi riuscirà a far questo, nel lavoro e nella vita privata, più il nostro futuro sarà ciò che vogliamo e non viceversa ciò che magari abbiamo sempre temuto.

Io ci sto provando con tutte le mie forze.

Questo blog nasce anche per questo.