Project Description

STIFONE E LE SUE GOLE

Progetto di Place Branding e di valorizzazione turistica delle Gole del Nera (Umbria)

Era l’estate del 2020 quando durante una vacanza con la famiglia  arrivai quasi casualmente in questo angolo medievale della bassa Umbria. Da turista conoscevo le più note località di questa bellissima regione: Assisi, Gubbio, Perugia, Spello, Orvieto ma Narni no, nulla più di un’assonanza con il titolo di un libro che ricordavo avesse letto mio figlio Nicholas qualche mese prima: le Cronache di Narnia. Ricordo che arrivandoci in auto, nei pressi di quello che poi seppi essere la frazione di Narni Scalo, mi chiesi vedendo tanti stabilimenti industriali ed una vistosa ciminiera dove mia moglie mi stesse portando.

Parcheggiammo e dopo aver preso un comodo ascensore mi trovai catapultato in un  piccolo ma suggestivo borgo medievale. Lo attraversai in lungo ed in largo scrutandone, per deformazione professionale, gli elementi turistici più interessanti e quelli viceversa di maggior criticità. Quello stesso giorno grazie ad alcune coincidenze che vi risparmio conobbi di persona anche l’Ing. Pietro Flori, Dirigente  del settore Lavori pubblici del Comune di Narni ed ebbi subito la sensazione di trovarmi di fronte ad una persona visionaria oltreché preparata. “Quando due visionari si incontrano”, mi disse un giorno un caro amico visionario, “possono accadere grandi cose”.

Fu  infatti da lì che cominciò il mio personale percorso alla scoperta e valorizzazione delle Gole del Nera e del suo fiore all’occhiello: il Borgo di Stifone. L’anno successivo infatti venni contattato  dall’Assessore al Turismo, Lorenzo Lucarelli, per dar loro una mano nella valorizzazione di questo angolo di straordinaria bellezza che sulle tracce del fiume Nera lambisce il Borgo di Narni.

Scesi a Narni nel settembre del 2021. Fu in quell’occasione che ebbi il piacere di conoscere il Sindaco De Rebotti e la sua Giunta e fu con loro e con altri amici che percorsi  in bicicletta, lungo la bella ciclabile, le Gole del Nera, dal ponte di Augusto fino alla stazione dei treni di Nera Montoro. Ma fu in quella occasione che conobbi per la prima volta il Borgo di Stifone ed ebbi fin da subito la netta sensazione che, nonostante per lavoro ne avessi visti molti,  quel Borgo trasmetteva  qualcosa di autentico e di profondo che  difficilmente avrei potuto scordare.

Tornai a casa carico di informazioni e di dettagli che cercai di ricomporre nella mia testa i giorni a seguire per dare luce poco dopo ad un quadro di estremo interesse. Arrivammo a Dicembre e fu chiaro in me cosa proporre all’Amministrazione: sviluppare un progetto di Place branding che valorizzasse innanzitutto  l’identità e la personalità di quel luogo.

Condivisi una prima Roadmap con L’assessore  Lucarelli nella quale cercai di fissare alcune prime macro-attività sulle quali concentrare il nostro lavoro avendo come obiettivo primario quello di preservare il delicato ecosistema delle Gole del Nera quale elemento imprescindibile per qualsiasi sua valorizzazione. Mi concentrai su:

  • Sviluppare un Brand ed un nuovo posizionamento che valorizzasse l’identità profonda delle Gole e del Borgo di Stifone ed arginasse viceversa un loro dannoso utilizzo.
  • Sviluppare una narrazione coerente con il Brand.
  • Sviluppare alcune prime esperienze pilota che rafforzassero il nuovo Brand.

Costituimmo fin da subito un piccolo Team di lavoro e fu qui che incontrai Filippo Andrea Rossi, borsista impiegato dall’Amministrazione di Narni nell’ambito della promozione turistica, appassionato talento che sa unire le sue conoscenze umanistiche ad una meticolosa ricerca del bello e che diverrà di lì a breve punto di riferimento essenziale per lo sviluppo del Progetto.

Quello con cui dovemmo fare i conti fin da subito fu la mancanza di un budget non solo sufficiente ma anche prestabilito per attuare l’intera progettualità. Fu necessario pertanto introdurre un ciclo di vita progettuale ibrido, in parte predittivo ed in parte incrementale, che ci consentisse di perseguire il nostro obiettivo per step, anche attraverso il rilascio di alcuni primi output sperimentali e non definitivi sui quali attivare successivamente un’operazione di ottimizzazione.

In poche parole, adottammo con una buona dose di coraggio nel Place Branding un approccio che tipicamente viene adottato soltanto nell’IT: il cosiddetto Walking skeleton.

Nel bel mezzo di tutto ciò l’Amministrazione decise di partecipare all’Avviso esplorativo pubblicato dalla Regione Umbria a valere sulla misura 2.1,  Attrattività dei Borghi – Linea A, del PNRR in scadenza una ventina di giorni a seguire. Fu un lavoro faticoso ma entusiasmante che vide più persone lavorare assiduamente ogni giorno  in modo sinergico e con grande motivazione, tra queste un merito particolare alle mie collaboratrici Amira Saffayeh e Margherita Minella.  Giungemmo secondi ma questo risultato segnò un punto essenziale per la coesione del team e per la motivazione in ciò che stavamo facendo.

La Vision

“To be the smallest most transformative place in the World.”

Brand Strategy
Brand Content Marketing
Experience Design

La Brand Strategy

Con il prezioso aiuto di Filippo cercammo di adottare fin da subito un approccio consolidato e strutturato nello sviluppo della Brand Strategy, ispirandoci alle migliori best practices conosciute a livello internazionale. Dopo un’attenta analisi del contesto e dell’offerta presente, sia materiale che immateriale, l’ascolto dei locals e degli stakeholders, ci concentrammo sull’analisi dell’immagine e della reputazione on line, per proseguire poi con un benchmark con realtà simili per tipologia di attributi. Parallelamente a ciò  approfondimmo le nuove tendenze turistiche e le nuove motivazioni di viaggio soprattutto dopo la pandemia COVID 19 approfondendo in particolare il tema del turismo trasformativo che ci sembravo molto coerente con l’identità del luogo. Dal matching di tutti questi elementi  definimmo la piramide del Brand (Brand Pyramid), il nuovo posizionamento, una nuova vision ed una nuova mission che sicuramente non peccavano di ambizione e coraggio.

Brand Content Marketing

Uno dei temi più sfidanti fu senza dubbio quello di introdurre uno storytelling all’altezza del Brand creato che fosse allo stesso tempo sentito dagli abitanti del borgo. Grazie alla sensibilità umanistica di Filippo sviluppammo  innanzitutto alcuni filoni narrativi che rafforzassero il nuovo posizionamento e che riuscissero anche visualmente a trasmettere i valori e l’essenza del Brand. Definita la vision, passammo quindi al coinvolgimento attivo dei residenti in un’ottica di Place Branding compartecipato: organizzammo diversi workshop con i locali e intervistammo alcuni di loro, affinché potessero raccontare la propria storia e la propria visione del luogo. Agendo da facilitatori,  concertammo quindi tutte le singole narrazioni – pure diversissime tra loro – in un quadro comune consistente con il Brand. Questo ci permise, di lì a poco, a concepire esperienze che fossero, allo stesso tempo, coerenti con il posizionamento strategico  e supportate dagli abitanti; che fossero cioè tanto engaging per la target community di visitatori quanto empowering per la comunità di Stifone.

Experience Design

Work in progress